DESIGNER @ CODICEPLASTICO - Brescia
Sono Designer e mi occupo di progettare e disegnare tutto quello che c'è tra gli "umani" e la tecnologia. Credo che il buon design si costruisca, prima che dalla scelta del colore o del font perfetto, mettendosi nei panni degli utenti: conoscere il loro mondo, capire di cosa hanno bisogno e studiare soluzioni che possano, in concreto, migliorare la loro esperienza. Mi piace insegnare: è un modo bellissimo per tenersi aggiornati e mettersi alla prova.
Lontano dal computer, la mia più grande passione è la musica: canto in coro gospel e da qualche anno (per la gioia dei vicini) tento di suonare l'ukulele.
Ma ve li ricordate i corsi di lingua in audio cassetta? Sì, proprio quelli da prendere in edicola ogni settimana, da ascoltare in auto ripetendo “the pen is on the table”, sperando che la cassetta non si inceppasse nel mangianastri.
Come nasce un progetto in una software house? In CodicePlastico, nasce con un gruppo di persone attorno ad un tavolo, un grande cartellone, poche slide, pennarelli, tanti post-it e una buona dose di creatività.
Se siete curiosi di sapere come siamo arrivati a capire che i Workshop Collaborativi rendono migliore il nostro processo di sviluppo, non potete perdervi l’articolo di Ema. Nel frattempo oggi vi parliamo di una delle attività regine dei nostri workshop: la definizione degli obiettivi.
La parola "Smartworking" ha registrato su Google Trends Italia un +120% di ricerche. Si è sentito di tutto in questi mesi: dalla sindrome della caverna, a proiezioni sul futuro di come sarà il nostro fisico dopo venticinque anni di smartworking.
Vista da fuori, per noi che lo smartworking lo abbiamo attivato in tempi non sospetti, la situazione appare surreale: molti discorsi su vantaggi e svantaggi, pochissimi discorsi su metodologie e strategie per rendere i team remoti efficaci. Da qui la nostra "mini-guida" in doppio formato (il classico articolo e un book pdf, facile da condividere e da sfogliare sotto l'ombrellone) per condividere alcuni spunti concreti a partire dalla nostra esperienza.
"Se dovessi esprimere un desiderio per il futuro delle donne nell’IT è quello di smettere di leggere articoli che parlano delle donne nell’IT, come questo."