Chi è stato bambino negli anni ottanta probabilmente ne ricorda l’effetto wow: imparare una nuova lingua non era più qualcosa di elitario, ma facile, alla portata di tutti e soprattutto, necessario in una società via via sempre più interconnessa e globalizzata.
Oggi di quell’approccio rimangono solo alcuni volumi polverosi in qualche libreria e, siamo onesti, molto probabilmente nessuno è diventato un famoso interprete grazie ad un corso in audiocassetta. Ma è stato comunque un passaggio cruciale per incuriosire, abilitare e normalizzare quel tipo di cultura.
La differenza tra parlare e comunicare
La stessa rivoluzione, oggi, sta avvenendo nella tecnologia. Siamo sempre più connessi, ci videochiamiamo, giochiamo con la realtà aumentata sui social e cerchiamo le ricette su Alexa.
Allora perché la tecnologia, che appare nel quotidiano sempre più necessaria, fatica ad entrare nelle aziende? Perché, se siamo disposti a rendere le giornate più comode e divertenti nel privato, non affidiamo alla tecnologia il compito di semplificare l’operatività del nostro lavoro? Semplice:
In CodicePlastico creiamo software custom da più di dieci anni. Ci siamo resi conto che, soprattutto la piccola media impresa potrebbe ottenere enormi vantaggi dalla digitalizzazione dei processi, ma spesso non ha sufficienti strumenti per capirne le implicazioni.
Dall’altra parte, noi tecnici, cadiamo troppo spesso nella trappola del tecnichese. Per comunicare la complessità di una soluzione, la tentazione di snocciolare ogni piccolo dettaglio tecnico ci porta a parlare in una lingua sconosciuta a chi non è del settore.
Un progetto per la transizione digitale
Come imparare, quindi, a parlare la stessa lingua? Semplice! Con un corso!
Come le famigerate audio cassette degli anni ottanta, ci siamo impegnati a trovare dieci argomenti caldi legati alla trasformazione digitale. Per ciascuno abbiamo scritto una mini lezione.
Anzi, per la precisione, per ciascun argomento abbiamo ri-scritto più volte una mini-lezione! Perché ogni passaggio è stato un grande esercizio di semplificazione, cercando di mettersi il cappello non di chi il software lo scrive, ma di chi ne ha bisogno.
Ne è uscito un corso in dieci puntate, narrato sul filo dell’ironia e distribuito via email, ricco di esempi e qualche verità scomoda (già, anche nella tecnologia non è tutto patinato e luccicante come sembra!). Le email sono lunghe, ma divise in paragrafi atomici in modo da poter riempire i classici dieci minuti di noia in cui la tentazione di scorrere la timeline di un social è forte.
E alla fine del corso?
Alla fine del corso non vi promettiamo una laurea in informatica, ma la capacità di fare le domande giuste. Insomma, speriamo che possa essere un piccolo passo per incuriosire, abilitare e normalizzare il dialogo della tecnologia nelle aziende.
Non state più nella pelle e volete iscrivervi immediatamente? Vi aspettiamo su dysit.codiceplastico.com