Ormai l’estate è iniziata e abbiamo pensato di proporvi qualche libro che possa accompagnarvi durante questi mesi e, perché no? Rinfrescarvi un po’ la mente!
Filosofia e scienza
Partiamo con l’obiettivo di ampliare la nostra conoscenza, con due libri unici, consigliati da @emilio e @jacek, che ci consentono di esplorare le fondamenta del nostro sapere e riflettere sulla complessità del mondo che ci circonda.
Causality – philosophical theory meets scientific practice
di Phyllis Illari e Federica Russo
CONSIGLIATO DA @emilio
Di cosa parla: Causality è un’esplorazione dei concetti di causa ed effetto. Quando un gatto spinge un vaso giù dal tavolo e il vaso si rompe è facile costruire un nesso tra i due eventi. Il gatto ha causato la rottura del vaso. Quando entrano in campo dati statistici o molteplici cause ed effetti il gioco si fa duro. Illari e Russo tentano di districare la matassa e scoprire alcuni pattern utili per chi vuole fare scienza…o pensare meglio.
Lo consiglio perché: È un libro altamente filosofico che si gode a pieno quando si ha un po’ di esperienza nel campo. È un libro pragmatico attento a trovare soluzioni ed esporle in un modo che sia utile. Magari non utile alla vita di tutti i giorni ma utile per la ricerca scientifica e alla discussione di temi ad alto impatto (il fumo uccide?)
Di cosa parla: Luca Romano, con un linguaggio semplice e comprensibile anche dai non addetti ai lavori, ci racconta perché non dobbiamo avere paura del nucleare e perché il nucleare in questo momento è l’opzione migliore che abbiamo per uscire dalla crisi ambientale. Spiega, per esempio, perché un disastro come quello di Chernobyl è la conseguenza di una serie di errori umani (alcuni voluti) che nelle centrali moderne non sarebbero possibili, oppure perché in realtà la scorie prodotte dalle centrali nucleari sono mille volte meno pericolose di quelle prodotte da altri tipi di industria di cui di solito non ci preoccupiamo (ma dovremmo).
Lo consiglio perché: Non sono mai stato contrario al nucleare ma questo libro mi ha fatto capire perché effettivamente non averne paura. Intorno al mondo delle centrali nucleari circolano un sacco di accuse false e spesso infondate, Luca Romano scrive il libro come se fosse un processo e lui appunto l’avvocato dall’atomo confutando tutti i capi d’accusa, partendo dal “Il nucleare non è sicuro” passando per “Le scorie nucleari sono pericolose” e finendo con “In Italia non si può fare”.
Passato, presente, futuro
Un viaggio nel tempo ci attende in questo secondo paragrafo, con un libro consigliato da @emanuele che ci porta nel cuore degli anni ’70, mentre su consiglio di @jacek ci catapultiamo nel futuro, con una spettacolare avventura spaziale.
Di cosa parla: E’ un libro che descrive i fatti avvenuti in Italia tra il 1967 e il 1980, poco più di un decennio che ha portato grandi cambiamenti al nostro paese. Racconta delle contestazioni giovanili, dei movimenti politici di destra e sinistra, di attentati e di tentati golpe, delle influenze americane e di come è cambiata la società.
Lo consiglio perché: Raramente a scuola si studia la storia recente e gli anni 70 per alcuni di noi rappresentano il periodo dell’infanzia. I protagonisti vengono citati e raccontati ai giorni nostri e alcune decisioni prese in quegli anni hanno impatti sulla nostra vita. Per questo conoscere questo decennio cosi importante per l’Italia ci aiuta a capire meglio la situazione attuale. E se sei abbastanza vecchio ti aiuterà a sbloccare dei ricordi…
Di cosa parla: Anno 2575, una super corporazione interplanetaria invade una colonia su un pianeta minerario. Dopo una feroce battaglia, i protagonisti, insieme ad altri profughi della colonia, devono scappare da un incrociatore spaziale con una flotta composta da: una nave scientifica, una nave da battaglia malconcia e con un intelligenza artificiale impazzita. Ed è solo l’inizio della storia…
Lo consiglio perché: Battaglie tra super navi interplanetarie, intelligenze artificiali impazzite, hacker, un accenno di una storia d’amore tra i protagonisti, lotta per la sopravvivenza e il tutto condito da zombie spaziali. Ma non è tutto, quello che rende la lettura ancora più interessante è che il libro non è scritto nella maniera classica, ma è una raccolta di file, articoli, chat, trascrizioni di video, testimonianze ecc. Insomma, è una catalogo di prove raccolte e messe insieme in ordine cronologico. Questo modo di narrare fa immergere il lettore nella storia dovendo ricostruire anche pezzi mancanti di quello che non è scritto in modo esplicito. Ed è il primo di 3 libri.
P.S. non fatevi spaventare dal numero di pagine, molte sono immagini oppure pagine con una sola parola.
Reportage e viaggio
Passiamo ora il reportage e il viaggio, esplorando mondi sconosciuti attraverso gli occhi degli autori. @claudio ci consiglia tre libri ricchi di emozionanti viaggi, tra reportage di vita vissuta e scoperte di terre lontane.
Di cosa parla: Una cosa divertente che non farò mai più è il capolavoro di comicità e virtuosismo stilistico con cui i lettori italiani hanno conosciuto il genio letterario di Wallace. Commissionatogli dalla prestigiosa rivista Harper’s, questo reportage narrativo da una crociera extralusso ai Caraibi – iniziato sulla stessa nave che lo ospitava e cresciuto a dismisura dopo innumerevoli revisioni – è ormai diventato un classico dell’umorismo postmoderno e al tempo stesso una satira spietata sull’opulenza e il divertimento di massa della società americana contemporanea.
Lo consiglio perché: È un libro divertente ed ironico da godersi sotto l’ombrellone. Una satira sull’opulenza e sul divertimento di massa che mai come oggi è un tema attuale.
Di cosa parla: Alla fine del Congresso di Vienna, nel 1815, una piccola porzione di territorio vicina a Aquisgrana scivola dimenticata – e indivisa – tra le mani dei rappresentanti degli Stati europei. Sia la Prussia sia i Paesi Bassi la rivendicano ma senza mai riuscire a trovare un’intesa. Prende forma così uno stranissimo accordo provvisorio che finirà per durare oltre cent’anni. Questa è la storia del Moresnet neutrale che conta una superficie di 3,4 chilometri quadrati e che resiste a ogni tentativo di spartizione e annessione. Allo stesso tempo non solo diventa un caso politico e di diritto internazionale ma anche fucina di fiorente economia, sperimentazioni filateliche e persino linguistiche, crocevia di fatti e costumi del XIX e XX secolo e anche eldorado per avventurieri, contrabbandieri, giocatori e sognatori di ogni genere. La storia politica, sociale e culturale dell’Europa è davvero indimenticabile se vista e raccontata dall’angolo visuale di Moresnet. Ancora una volta è un piccolo territorio a permetterci di guardare alla grande Storia, il tutto in un libro vivace, colto e divertente che è allo stesso tempo viaggio, omaggio, trattato di costume, reportage e saggio, racconto di un mondo scomparso, di una terra e di uomini che vivono letteralmente su quattro confini.
Lo consiglio perché: Tramite un libro scorrevole e divertente l’autore ci narra le storie di donne e di uomini che si intrecciano in questo stato nato per errore. Da questo punto di vista privilegiato possiamo vedere in modo nuovo un secolo di storia europea fatta di grandi mutamenti. Una storia che non è solo quella di uno stato nato da una svista ma uno specchio che ci porterà a capire che nonostante il tempo che passa certe cose non cambino poi molto.
Di cosa parla: Stephan Orth ci conduce in un Iran affascinante, pieno di storia e atmosfera ma spesso frainteso e ancora raramente visitato dai viaggiatori occidentali. Si muove per oltre novemila chilometri, trascorre sessantadue giorni in questa misteriosa repubblica islamica per regalarci un angolo visuale inedito e rivelatore di ciò che accade dietro le quinte di una delle società più chiuse del mondo. Ogni giorno, grazie all’insuperabile ospitalità di cui può godere, racconta i due Iran che coesistono uno accanto all’altro: quello ufficiale e teocratico e quello privato in cui le aspirazioni a felicità, sentimenti, amicizia sono coltivate con riserbo e con abilità districandosi tra le rigide leggi del proprio Paese. Sebbene la pratica di viaggiare cercando alloggio nelle abitazioni private sia proibita in Iran per motivi di sicurezza interna, decine di migliaia di iraniani offrono ospitalità online. Orth approfitta così di questa possibilità per raccontare il Paese dietro le porte chiuse.
Lo consiglio perché: È un reportage divertente e illuminante che toglie il velo su un paese di cui viene sempre trasmessa una visione stereotipata. Un libro che funge anche da ponte verso un Iran che crediamo molto lontano ma che invece è più vicino di quanto si creda.
Avventure grafiche
Entriamo ora nel magico mondo del graphic novel! @mery ci consiglia un libro che, attraverso splendide illustrazioni e una narrazione coinvolgente, ci regala un’esperienza visiva e letteraria senza precedenti.
Di cosa parla: Rivisitazione in chiave moderna del celebre romanzo di Charlotte Brontë “Jane Eyre”. La graphic novel è curata nella sceneggiatura da Aline Brosh McKenna (vi ricordate Il Diavolo Veste Prada?) e nei fumetti da Ramón Pérez, che mette da parte temporaneamente Spiderman e il mondo marvel, per dedicarsi a questa storia delicata, in cui possiamo ritrovare comunque i suoi tratti e caratterizzazioni decise.
Lo consiglio perché: Questo libro coniuga perfettamente il mio amore per le sorelle Brontë e la mia ossessione per le graphic novel. Se la vostra libreria ne è sprovvista, rimediate: sono piccoli tesori, in cui le storie prendono vita. Un neo, si leggono troppo velocemente!
Relazioni e natura
In questo affascinante paragrafo dedicato alle relazioni umane e alla natura, esploriamo due libri, su consiglio di @gianni e @chiara, che ci invitano a riflettere sulle interconnessioni tra esseri umani e l’ambiente che ci circonda.
Di cosa parla: Un albero è… un albero: ha un tronco, delle foglie, le radici e, per i più appassionati di botanica, è in grado di convertire anidride carbonica in ossigeno grazie alla fotosintesi. Tutto qui. Ma siamo sicuri? Gli alberi sentono, comunicano, viaggiano, soffrono. I boschi sono una risorsa essenziale non solo per gli amanti del trekking, ma anche per una moltitudine di esseri viventi che abitano tronchi sani e in decomposizione. Ecco perché è importante conoscere le piante ed i boschi. Un viaggio alla scoperta di un mondo segreto fatto di alberi e foreste, meno statico di quanto siamo abituati a pensare.
Lo consiglio perché: Non mi ero mai posto grandi interrogativi sugli alberi: li ho sempre apprezzati per il prezioso servizio che ci offrono nel consentirci di respirare ossigeno, di produrre frutti e fiori e di fornirci un pò di ombra nelle giornate soleggiate. In realtà alberi e foreste sono molto di più. Sono un delicato ecosistema che dobbiamo imparare a conoscere, rispettare e conservare al fine di lasciare alle future generazioni un mondo più ricco e variegato. Ecco che impareremo a capire perché il bosco non deve essere necessariamente pulito e ordinato come se fossimo sul set di Bamby, ma al contrario deve avere tronchi e rami a terra e che incidere il nome della nostra amata sul tronco, renderà eterni i nostri sentimenti ma al tempo stesso consentirà a funghi e parassiti di trovare una comoda autostrada per accedere a ciò che la corteccia avrebbe voluto proteggere. Insomma “le piante sembrano stupide, ma rubano l’energia al sole, il carbonio all’aria, i sali alla Terra e vivono senza scannarsi a vicenda come noi” (Primo Levi, Il fabbro di sé stesso)
Di cosa parla: Il libro, vincitore del Premio Strega 2017, è la storia dell’amicizia tra Pietro, bambino di città e Bruno, piccolo montanaro. I protagonisti crescono e il loro legame si fa più maturo e profondo, tra fasi altalenanti, vicissitudini ed esperienze di vita. Vi è anche l’accento sul tema della relazione tra padre e figlio: è il padre di Pietro che fa avvicinare il figlio alla montagna; ed è sempre lui che gli permette, indirettamente, un riavvicinamento con l’amico Bruno in età adulta dopo che si erano persi di vista. Sullo sfondo, sempre presente, l’elemento della montagna, luogo fisico ma anche metaforico, che insegna il silenzio, l’osservazione, il rispetto.
Lo consiglio perché: Il romanzo è scritto bene, descrittivo ma anche introspettivo, la narrazione è fluida. Fornisce una bella lettura sulle relazioni umane e sul rapporto tra uomo e natura. Ne è stato ricavato anche un film, piacevole e piuttosto fedele al libro (anche se consiglio di far precedere la lettura alla visione).
Viaggiare con la fantasia
Concludiamo con un libro consigliato da @gianni, adatto a ragazzi e adulti, che ci trasporta in un viaggio senza tempo, al confine tra realtà e immaginazione.
Di cosa parla: Il libro narra le mirabolanti avventure del Capitano Orso Blu, un simpatico orso di mare che, dalla nascita fino all’età adulta, si ritrova a dover affrontare le più strampalate situazioni nel mondo immaginario di Zamonia. Stregaragni, minipirati, gaglioffi delle spelonche, ma anche tenebroni, spiriti coboldi e babbalei, sono solo alcuni dei divertenti personaggi che il nostro protagonista incontrerà durante il suo avvincente viaggio. E se quest’anno trascorrerete le vostre meritate vacanze su un’isola sperduta, beh… accertatevi che non di tratti di uno Sbafatrix Insularis.
Lo consiglio perché: Leggendo il libro alle mie figlie, ho trovato la narrazione coinvolgente e mai scontata. Insomma un libro per ragazzi, ma una piacevole lettura per chiunque apprezzi il genere fantasy.
“Da secoli non leggevamo niente di più pazzo. Un coup letterario assolutamente riuscito” – Der Spiegel