SOFTWARE ENGINEER @ CODICEPLASTICO - BRESCIA
Sviluppatore backend .net senior, appassionato di architetture software, attratto da tutte le possibili novità tecnologiche e costantemente alla ricerca di un pretesto per metterle in produzione. Da sempre stregato dal mondo API e dall’actor model, ho un pensiero fisso: perché per tutte le ultime novità del mondo informatico c'è sempre una teoria, uno studio o un articolo di Martin Fowler che risale a qualche decina di anni prima?! Oltre agli aspetti tecnici mi interesso di altre tematiche quali product ownership, leadership e metodologie agili.
Nel mio tempo libero svolgo con entusiasmo il ruolo di padre&marito-tifoso, cogliendo i frutti del mio impegno quotidiano quando le piccoline, spontaneamente, urlano nomi di calciatori della squadra della mia città. Nel restante (poco) tempo libero installo dispositivi spesso inutili per casa, leggo libri prevalentemente tecnici e sono un consumatore seriale di webinar e conferenze su Youtube.
Credo molto nel concetto di community: non c'è niente di più bello che coinvolgere gli amici in conferenze e talk , condividere conoscenze e scambiarsi opinioni su quanto appreso.
La nostra salute è un aspetto fondamentale del lavoro che troppo spesso ignoriamo. In questo articolo di Gianni Bortolo Bossini ed Emilio Palmerini troverete alcune buon pratiche fondamentali per tutte le persone che lavorano nell'IT.
Lo sviluppo software ci obbliga ogni giorno a dover fare scelte. Da una card del nostro backlog nascono analisi, riflessioni e discussioni riguardanti architetture, pattern e sezioni di codice dove abbiamo già implementato “qualcosa di simile” che quindi ci potrebbe portare ad un refactoring del nostro progetto per renderlo sempre migliore. Ma cosa succede se la card, invece di essere un task o una story è un bug?
Ok, ok. Gennaio è passato e con esso il grande momento di Hype su diete, sport, studio e tutta la lista dei buoni propositi di fine 2020. Il lavoro è ripreso a pieno ritmo e pandori e panettoni sono un ricordo lontano. Ora viene il difficile: mantenere gli obiettivi. Ad esempio noi, come ultima retrospettiva dell’anno abbiamo scelto un formato diverso dal solito: la futurespettiva. In questo articolo Gianni ci racconta come è andata e soprattutto, quali ingredienti sono necessari per impostare una retrospettiva guardando al futuro. Per cui, se i vostri propositi per l’anno nuovo, stanno lentamente sbiadendo non serve aspettare alla fine dell’anno: questa è l’occasione che fa per voi!