Vivere il mondo: piccola guida per aspiranti nomadi digitali

In un mondo sempre più globale e connesso, lavorare da remoto è ormai una pratica comune. CodicePlastico lo adotta come filosofia aziendale da tempo e alcuni di noi stanno sfruttando questa possibilità per esplorare nuovi paesi e immergersi in nuove culture.

È il caso di Daniele, Isabella e Stefano, che hanno deciso di abbandonare il turismo usa e getta in favore di un turismo più rilassato e consapevole.

Quando si parla di “nomadi digitali” la prima immagine che ci viene in mente è quella di una casetta con il tetto di paglia, un laptop (generalmente Mac) in primo piano, spiaggia e tramonto sul mare.

Ecco, sì, ma anche meno.

Certamente ci sono moltissime persone che fanno questo tipo di esperienze (e non perdono occasione di farcelo sapere) ma, nella maggior parte dei casi, sono molto meno cinematografiche.

Viaggiare è molto costoso e la vita da “nomade” comporta una serie di compromessi che non tutti siamo disposti a prendere. 

Viaggiare è anche un’esperienza di profonda crescita e scoperta: sperimentiamo nuovi sapori, riviviamo la storia osservando le opere della cittá ed entriamo in contatto con culture, tradizioni e abitudini diverse dalle nostre.

Spesso però si tende a vedere il viaggio come uno dei tanti prodotti di consumo: elenchiamo tutti i luoghi visitati come fossero medaglie, rimbalziamo da un punto di interesse all’altro solo per fare la foto ricordo o cerchiamo i ristoranti valutando le recensioni dei siti più blasonati senza badare all’autenticità dei piatti che mangiamo.

Come evitare il turismo usa-e-getta?

Rispondere a questa domanda è complesso, ma oggi proviamo a darti la nostra ricetta magica per goderti il viaggio al meglio (o almeno ti diciamo cosa funziona per noi).

La formula è semplice: dilatare il tempo di permanenza e aumentare le interazioni con i “locals”, le persone che vivono nella particolare area che stai considerando.

Entrare in contatto con la cultura e le tradizioni del posto che stiamo visitando non è facile e richiede molto tempo, per cui:

Aumenta la durata della permanenza

Non necessariamente spendere più tempo in una destinazione equivale ad avere costi più alti. Anzi, spendere pochi giorni in una destinazione ti costringe ad utilizzare un alloggio da turista, e quindi più costoso. Se hai la possibilità di passare diverse settimane o mesi in una singola destinazione puoi affittare un appartamento o sfruttare le tariffe mensili di affitto sui siti come Booking ed Airbnb.
Oppure puoi scambiare la tua casa con quella di una persona dall’altra parte del mondo per qualche settimana (prova a cercare su https://www.homeexchange.com/ )

Esistono anche molti gruppi Facebook in cui vengono inseriti annunci per affitti temporanei o consigli sul dove cercare alloggio. Puoi provare a cercare gruppi come: 

  • Erasmus students in …
  • Digital nomads in …
  • Accomodations in …
  • Expats … 

E ancora… 

Ti piacciono gli animali? Su siti come https://www.nomador.com/ e https://www.trustedhousesitters.com/ puoi trovare abitazioni in cui alloggiare gratis mentre ti prendi cura degli animali dei proprietari di casa.

Insomma, ce n’è per tutti! 

Muoviti come un local

L’idea alla base è sempre la stessa: cerca di fare quello che fa un residente della città che ti ospita, quindi:

  • Per spostarti utilizza il più possibile i mezzi pubblici: potresti scoprire luoghi e scorci caratteristici poco visitati dalle masse
  • Se puoi, evita i mezzi di trasporto più turistici (e costosi): spesso le destinazioni e gli itinerari sono affollati e potresti incappare nelle cosiddette trappole per turisti
  • Informati su quale sia il modo migliore di spostarsi nel luogo che stai visitando: a piedi? In bici? O magari conviene muoversi in treno o con il bus! Non sempre noleggiare un’auto è la scelta migliore (pensa come un local)
  • Hai mai considerato l’ipotesi di visitare posti nuovi facendo attività sportiva? Quando possibile, tra una pausa di lavoro e un’altra, andare a correre, muoversi in bicicletta o fare escursioni in posti sconosciuti è un bel modo per scoprire luoghi altrimenti irraggiungibili e perdersi tra vicoli e stradine nascoste al turismo di massa (l’importante è riuscire a tornare al punto di partenza!)
  • Usa il navigatore il meno possibile e goditi il paesaggio. Lucio Dalla diceva che a Bologna non si perde neanche un bambino ma questo è valido per moltissime altre città. Quindi perditi! E non preoccuparti, che in qualche modo riuscirai a tornare a casa.

E per quanto riguarda il cibo

Mangia come un local

Basarsi solo sulle recensioni di turisti e visitatori potrebbe non bastare. Il rischio è di ritrovarsi in ristoranti costosi, affollati e con una cucina ben lontana dalla tradizione locale.

Il trucco è sempre lo stesso: chiedi consiglio alle persone del posto e non avere paura di sperimentare nuovi gusti, non te ne pentirai.

Molta della storia di un paese si riflette anche nella cucina, quindi avventurati in luoghi tipici e cerca di provare tutto quello che la città ha da offrirti.

Consiglio semplice, ma efficace: generalmente se un ristorante è pieno di persone del posto puoi star tranquillo che si mangia bene.

I foodblogger (su Instagram, Youtube o TikTok) spesso hanno un sacco di suggerimenti in merito a posti autentici e poco turistici che potrebbero tornarti utili: prima di una vacanza prova a seguire qualche influencer che tratti il paese in cui stai andando, potresti trovare molte informazioni e consigli utili.

Arriviamo quindi al passaggio fondamentale, lo abbiamo detto più volte, ma viaggiare significa immergersi in culture diverse dalla nostra, quindi:

Entra in contatto con i locals!

Il vero ingrediente magico per questo tipo di esperienza è l’interazione con le persone del posto. Conoscere persone che vivono quella città ti permetterà di apprezzare meglio tutto ciò che questa ha da offrire, capirai il senso di molte tradizioni e abitudini e potrai godere appieno della tua permanenza.


Il generico turista, solitamente, rappresenta un elemento di disturbo nella vita quotidiana di un cittadino: da un lato contribuisce ad arricchire la città e le attività commerciali che ruotano intorno a lui, dall’altro crea fenomeni come la gentrificazione, l’aumento degli affitti e del costo della vita.
Le città iniziano quindi a ragionare in funzione del turismo rischiando di trascurare gli interessi del cittadino. Moltissimi paesi sono cambiati radicalmente a causa del turismo, perdendo spesso il fascino che li ha resi famosi.

Entrare in contatto con le persone del posto ti permette quindi di avvicinarti alla loro cultura, capire i loro bisogni e apprezzare molto di più tutto quello che stai vivendo, riducendo anche l’impatto sul territorio, avvicinandoti alle esigenze dei residenti.

Come fare quindi per conoscere persone del posto?

  • In molte città si trovano eventi di language exchange in cui puoi parlare in una lingua comune (generalmente inglese) con persone del posto che vogliono fare pratica o con altri turisti come te
  • Spesso si trovano gruppi Facebook di studenti o residenti che danno consigli su come muoversi nella città e cosa visitare. Anche questo è un buon modo per trovare persone che vivono lì da tempo (e magari parlano anche italiano)
  • Partecipa a eventi di gruppo organizzati come pub crawl o walking tour: spesso si tratta di gruppi formati da turisti ma ti stupirai della quantità di persone che conoscerai (sia locali che provenienti da tutto il mondo)
  • Lavora in spazi di coworking cercando di fare amicizia e conoscere nuove persone. Questo sito ti può aiutare a trovarne qualcuno: https://www.coworker.com/

Fattori da considerare per il tuo prossimo viaggio

A questo punto, potresti dire:

Sì ok tutto bellissimo, ma se poi vado a lavorare in qualche posto sperduto e non va il Wi-fi? E se mi ritrovo a lavorare in una location troppo rumorosa per concentrarmi?

Ripensando alle problematiche che abbiamo incontrato durante le nostre esperienze come remote workers, proveremo a darti qualche consiglio che potrebbe tornarti utile nei tuoi prossimi viaggi:

Trova alloggi che abbiano una buona connessione a internet 

Sarà banale, ma è sempre bene ricordarlo. 

Molto probabilmente senza internet non ti sarà possibile lavorare, quindi, quando cercherai il tuo prossimo appartamento, alloggio, casa, stanza, o ripostiglio del sottoscala da cui lavorare da remoto o fare incantesimi di nascosto, assicurati che ci sia il Wi-Fi.

In generale, quando si tratta di lavorare da remoto, trovarsi in luoghi non troppo sperduti può aiutare: se ci sono problemi con la connessione, puoi sempre rifugiarti in qualche caffetteria o in uno spazio di coworking.

Accertati anche che la tua scheda telefonica sia valida nel paese in cui andrai e che non abbia costi aggiuntivi per il roaming all’estero. In caso di necessità potresti utilizzare l’hotspot del tuo telefono per rimediare a eventuali guasti o malfunzionamenti della rete.

Non viaggiare nel completo isolamento

Vale lo stesso discorso di prima: se la città più vicina si trova a centinaia di km da te e per qualche motivo, che sia il rumore o la mancanza di elettricità, ti è impossibile portare a termine i tuoi task, trovare una soluzione per lavorare può essere difficile.

Studia in anticipo la zona in cui vuoi andare, assicurandoti di avere dei porti sicuri in caso di emergenza e scegli la tua destinazione di conseguenza.

E per quanto riguarda l’alloggio? Una buona soluzione può essere vivere in uno spazio di co-living attrezzato, o in uno studio all’interno di un campus o di un edificio in cui sia possibile il coworking (vedi https://coliving.com).

Organizzati con il fuso orario

Lavorare da remoto da un paese con lo stesso (o simile) fuso orario italiano è sicuramente una soluzione comoda rispetto a lavorare da un paese in un altro continente, soprattutto se non hai orari flessibili e sei continuamente in meeting con i colleghi. 

Il trucco, però, qualunque sia il fuso orario, è l’organizzazione.

Immagina di trovarti da qualche parte in Indonesia, a 6 ore di differenza di fuso orario rispetto all’Italia. Se ti organizzi adeguatamente, puoi lavorare di sera, sincronizzando i tuoi orari lavorativi con i tuoi colleghi, e visitare posti nuovi di giorno. 

Insomma, con la giusta dose di organizzazione puoi vivere tante avventure all’insegna della scoperta.

Preparati al peggio

Se non lo hai, procurati un powerbank: senza corrente sei spacciato e quando la batteria del tuo laptop arriverà al 5% mentre l’elettricista sta ancora armeggiando con i fili, ringrazierai il giorno in cui l’hai comprato.
Ah ovviamente ricorda di caricarlo prima di partire, altrimenti lo utilizzerai come schiaccianoci.

Sempre sull’orma del “preparati al peggio”, se viaggi fuori dall’Unione Europea, non sottovalutare l’importanza di un’assicurazione sanitaria adatta alle tue esigenze e informati sempre riguardo a eventuali vaccinazioni obbligatorie o consigliate. La prudenza non è mai troppa!

A tal riguardo, puoi dare un’occhiata a https://www.viaggiaresicuri.it/home per ottenere informazioni utili riguardanti il paese che vuoi visitare. Un altro link da annotare è https://www.dovesiamonelmondo.it/home.html. Il servizio consente agli italiani che si recano all’estero di condividere con l’Unità di Crisi della Farnesina informazioni sul proprio itinerario e contatti da attivare in caso di emergenza, in modo da poter essere rintracciati e assistiti dalle autorità.

Questa è la nostra esperienza da remote workers e una piccola ed embrionale risposta al problema del turismo di consumo e a una globalizzazione che tende ad appiattire le diversità.

“Il mondo è bello perché è vario” e le diversità sono ciò che ci rende unici. Be different, be unique!

Questa idea di viaggio che vi abbiamo descritto non sarebbe possibile senza un lavoro remoto e noi di CodicePlastico siamo orgogliosi di lavorare in un’azienda che incoraggia i propri dipendenti e collaboratori a esplorare nuovi orizzonti e a vivere esperienze diverse.

Speriamo che questo articolo abbia fornito un po’ di ispirazione e di informazioni utili a coloro che stanno considerando il lavoro da nomade digitale.

Se ti è venuta voglia di viaggiare e vuoi iniziare a pianificare la tua prossima destinazione ti lasciamo un paio di link che potrebbero farti comodo: 

Buon viaggio!