Socrates Italia

Ho sempre partecipato alle conferenze credendo molto nel valore raccolto durante le sessioni, e’ stato il modo per imparare nuove cose, conoscere persone che facevano il mio stesso lavoro e capire cosa stesse succedendo nel mondo dello sviluppo software. Ancora oggi partecipo volentieri alle conferenze ma più che altro per quello che succede durante i coffee break, il momento in cui partono discussioni, chiacchiere, confronti spontanei sul tema dello sviluppo software e della gestione dei team. Il problema e’ che il tempo dedicato ai coffee break e’ in genere solo una piccola percentuale dell’intera durata e infatti ultimamente sono sempre piu’ refrattario alle conferenze.

L’unica che non delude e’ la Socrates. Sara’ perche’ non e’ una vera conferenza, perche’ riesce a creare un clima di amicizia e di condivisione spontanea, perche’ si parla di cose concrete e si creano gruppi di persone che continuano una sessione fino a tarda notte.

Socrates e’ un’unconference, ossia una conferenza senza programma in cui lo schedule della giornata viene creato la mattina stessa dai partecipanti, che propongono i temi di cui vogliono parlare.

Quest’anno ho partecipato alla mia terza edizione. Il mio giudizio e’ anche quest’anno molto positivo, due giorni lunghissimi ricchi di spunti, conoscenze, idee e nuova energia da portare a casa.

Abbiamo parlato di Testing (tema intramontabile) con la nuova tecnica proposta da Kent Beck (test && commit or revert), di tastiere meccaniche, di come imparare nuove cose (scrivero’ un post ad-hoc su questo tema), di deployment automatici, di Emacs e Vim, di cultura aziendale e tanto altro.

Agenda del primo giorno

Agenda del secondo giorno

Credo che la passione sia stata la vera forza trainante perche’ in questa conferenza a differenza di molte altre non c’erano i riflettori e chi raccontava la sua esperienza lo faceva solo per il gusto di farlo e di condividere con gli altri il suo punto di vista senza altri tornaconti se non un feedback per migliorarsi.

Un altro fattore che ha fatto la differenza e’ stato essere tutti insieme nello stesso albergo e vivere a stretto contatto per 48 ore senza limiti di orari, impegni e schedule stringenti. Anche la sera le sessioni sono proseguite fino alle 2 di notte con i laptop accesi per scrivere kata o per mostrare progetti e idee.

Se siete programmatori con l’obbiettivo di diventare sempre piu’ bravi non potete perdere la prossima edizione.